INCENDI 2007, LE MARCHE “SBAGLIANO” LA DOMANDA E BUTTANO AL VENTO I RISARCIMENTI EUROPEI

INTERROGAZIONE ALLA REGIONE DI CASTELLI, AN: “COM’E’ STATO POSSIBILE?”

05/03/2008


INCENDI 2007, LE MARCHE “SBAGLIANO” LA DOMANDA E BUTTANO AL VENTO I RISARCIMENTI EUROPEI. INTERROGAZIONE ALLA REGIONE DI CASTELLI, AN: “COM’E’ STATO POSSIBILE?”

L'estate 2007 sarà per sempre ricordata come l’estate della distruzione, della devastazione di terreni e luoghi provocata dal divampare delle fiamme nel Piceno, in particolare, gli innumerevoli incendi hanno infatti causato rilevantissimi danni materiali e umani.
Ora si scopre che oltre al danno si aggiunge la beffa. e che, a causa di domande “sbagliate”, la regione Marche ha bruciato milioni di euro che potevano essere stanziati dall’Unione Europea per i risarcimenti..
Le Marche avevano  tutti i requisiti per poter attingere ai fondi europei, che ora hanno preso il volo a causa di errori direttamente imputabili al Presidente della Giunta regionale Spacca nella sua qualità di commissario delegato all’emergenza incendi.
Bruxelles ha definitivamente chiuso la pratica e in Italia divampa la polemica e anche per le Marche è così sfumata la possibilità di ottenere il risarcimento.
Un tale spreco non è sfuggito all’occhio attento di Guido Castelli, consigliere regionale di Alleanza Nazionale che ha già inoltrato, al presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, una specifica interrogazione in merito. Castelli non si spiega una tale noncuranza nella compilazione delle richieste di risarcimento, quando invece la catastrofe che ha colpito il Piceno avrebbe dovuto richiedere la massima attenzione.  Il consigliere regionale di AN chiede quindi al Governatore, di rendere note le motivazioni che hanno portato a questo imperdonabile errore e di sapere come la Regione si porrà ora nei riguardi di quanti hanno subito ingenti danni a causa dei roghi. La Regione aveva dieci settimane di tempo dalla data degli incendi per presentare la domanda attraverso la Protezione civile. La Protezione civile ha avvertito il Governatore il 27 luglio scorso, cioè il giorno in cui il Consiglio dei Ministri dichiarò lo stato di emergenza ma ne è seguito un lungo silenzio. Il 18 settembre il numero uno della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha inviato un sollecito. E finalmente la regione Marche si è svegliata. Ma hanno fatto un pasticcio enorme.
Ora il consigliere regionale di AN Castelli chiede di sapere perché, e chiede che vengano presi provvedimenti, affinché un tale atteggiamento da parte della giunta regionale non  possa più compromettere possibilità come quella offerta dalla UE nel caso degli incendi della scorsa estate e purtroppo malamente sfumata.


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