Integrazione tra gli ospedali Mazzoni di Ascoli Piceno e Madonna del Soccorso di S.B.T.

Mozione n. 232

21/11/2007

“Integrazione tra gli ospedali Mazzoni di Ascoli Piceno e Madonna del Soccorso di San
Benedetto del Tronto”

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE
Premesso:
che la Giunta regionale delle Marche con propria delibera 15 ottobre 2007, n. 1114 ha
approvato il progetto di gestione integrata sperimentale tra l’ospedale “G.C. Mazzoni” di Ascoli
Piceno e l’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto nel contesto dell’area
vasta formata dalle Zone territoriali 12 e 13;
che con il suddetto provvedimento si è deliberato di incaricare il dirigente del servizio salute, il
direttore generale dell’ASUR nonché il coordinatore dell’Area vasta 5 di Ascoli Piceno di predisporre
uno schema di accordo da sottoscrivere tra le parti al fine di dare attuazione ad una
gestione integrata e sperimentale tra i due ospedali in parola nonché di dare mandato al dirigente
del servizio salute, per lo sviluppo di tale schema, di costituire un gruppo di lavoro composto dai
direttori delle Zone territoriali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, dai relativi direttori
sanitari di presidio, dai direttori dei dipartimenti medico e chirurgico degli ospedali in questione,
dal direttore dell’ASUR, dal dirigente della PF “Obiettivi di piano” del servizio salute;
Considerato:
che il provvedimento di cui sopra costituisce un unicum nell’ambito della programmazione
sanitaria regionale (l’altro progetto di integrazione deliberato, sempre in data 15 ottobre 2007,
dalla Giunta regionale attiene ad un realtà, quella di Fano e Pesaro, all’interno della quale opera
già un’azienda ospedaliera);
che nell’attuale regime organizzativo del SSR, articolato sulla base di un’Azienda sanitaria
unica regionale secondo i dettami della l.r. 13/2003, l’Area vasta (così come definita dalla delibera
della Giunta regionale 8 maggio 2006, n. 511)) costituisce un’ entità priva di una reale consistenza
giuridica ed organizzativa ed il relativo coordinatore non risulta assegnatario di alcuna
funzione giuridicamente qualificata nell’ambito del contesto aziendale;
che nel quadro organizzativo definito dalla citata l.r. 13/2003 le Zone territoriali non sono
munite di autonomia giuridica e di bilancio e ricevono il loro budget di spesa dalla Giunta
regionale;
che le funzioni amministrative che, attualmente ed in via residuale, sono svolte da direttori di
Zona risultano di natura derivata e promanano, per effetto di apposita delega (cfr. determina
direttore generale ASUR n. 785/DG del 30 dicembre 2005), dalla volontà della direzione generale
dell’ASUR, titolare di ogni sorta di rapporto giuridico afferente al servizio sanitario regionale;
che pure in riferimento alla gestione del personale, la direzione generale ASUR ha chiarito
come afferisca al direttore generale (e non alle singole Zone territoriali) la titolarità delle determinazioni
che vadano ad incidere sulla consistenza qualitativa e quantitativa complessiva del
personale;
Ritenuto:
che allo stato attuale, in assenza di una rivisitazione profonda dell’attuale sistema organizzativo
del servizio sanitario regionale ed in mancanza di precise garanzie sul piano finanziario da
parte della Regione, il progetto di gestione integrata sperimentale tra l’ospedale “G.C. Mazzoni” di
Ascoli Piceno e l’Ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto approvato con
delibera della Giunta regionale 15 ottobre 2007, n. 1114 risulta intempestivo e potenzialmente
foriero di un ulteriore ridimensionamento dell’offerta sanitaria dei due menzionati presidi
ospedalieri;
che in particolare non esiste alcuna garanzia in ordine all’obbligo di reimpiego nel territorio
delle risorse rivenienti dalle economie eventualmente conseguite per effetto dell’integrazione;
che i vincoli finanziari gravanti sulla Regione e i pregressi disavanzi del SSR (meno 105
milioni di euro nel solo 2006) non forniscono alcuna certezza in ordine all’auspicata assegnazione
all’Area vasta 5 di quelle risorse aggiuntive che dovrebbero corroborare il progetto di
integrazione;
che qualora la Giunta regionale continuasse pervicacemente a perseguire l’obiettivo dell’integrazione
mantenendo inalterato l’attuale dimensionamento giuridico dell’Area vasta e i volumi
finanziari attualmente riconosciuti ai budget delle Zone territoriali 12 e 13, si profilerebbe il rischio
di un ulteriore aumento della mobilità passiva extraregionale che già drammaticamente affligge il
sud delle Marche;
Visto che stante l’attuale quadro organizzativo giuridico e finanziario solo la costituzione di
un’azienda ospedaliera può garantire le condizioni minime per poter procedere all’attivazione di
un processo di integrazione che non risponda ad una mera esigenza di razionamento delle
risorse e delle professionalità operanti nell’ambito dell’Area vasta 5;
Per quanto sopra premesso, considerato, ritenuto e visto
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE
IMPEGNA
il Presidente e la Giunta regionale ad assumere ogni determinazione utile a costituire l’Azienda
ospedaliera “Ospedali riuniti di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto” o in alternativa a:
1) ridefinire l’attuale sistema organizzativo del SSR delineato dalla l.r. 13/2003 nel senso di
assegnare all’Area vasta (e al suo coordinatore) un precisa identità giuridica che preveda la
più ampia autonomia in materia di bilancio, di gestione e reclutamento del personale nonché
di acquisto e acquisizione di beni e servizi;
2) subordinare, in ogni caso, l’implementazione del processo di integrazione a precise garanzie
di ordine finanziario e programmatorio che assicurino quanto meno:
a) il potenziamento delle attività specialistiche attualmente erogate nell’ambito dell’Area
vasta 5;
b) la previsione di risorse aggiuntive che consentano l’attivazione, nell’ambito dell’Area vasta
5 di nuove prestazioni di eccellenza o di alta complessità sanitaria;
c) una chiara azione di contrasto rispetto alle liste di attesa che attualmente riguardano le
prestazioni specialistiche e diagnostiche erogate dagli ospedali e dai poliambulatori operanti
nell’ambito dell’Area vasta 5;
d) l’obbligo di riempiego nell’ambito della medesima Area vasta 5 delle risorse rivenienti dalle
economie eventualmente conseguite per effetto del processo di integrazione;
3) sospendere l’efficacia della delibera della Giunta regionale 15 ottobre 2007, n. 1114 sino a
quando non si sarà proceduto come richiesto nei punti 1) e 2).

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