Crisi cartiera di Ascoli Piceno ed inesorabile processo di deindustrializzazione della provincia
a risposta orale urgente
Il sottoscritto Guido Castelli, Consigliere di Alleanza Nazionale,
Premesso:
che la cartiera Ahlstrom di Ascoli Piceno ha recentemente cessato la propria attività produt-tiva, avviando la procedura di mobilità per circa 200 lavoratori;
che complessivamente gli addetti coinvolti in questo processo di progressiva espulsione arrivano a 300, considerati i lavoratori dellindotto;
che il fatto costituisce solo lultimo episodio di una lunga ed inesorabile crisi di deindustrializza-zione che sta colpendo il sud delle Marche, in modo particolare la provincia di Ascoli Piceno ed il suo entroterra;
Considerato che sono moltissime le famiglie di lavoratori coinvolte in questa gravissima e generalizzata crisi produttiva ed occupazionale che sta colpendo il territorio ascolano;
Osservato:
che tale situazione cozza vistosamente con i dati contenuti in un recente rapporto Censis nel quale sono riportate le cifre di un aumento considerevole dellexport 2000/2006 ed un tasso di occupazione nelle Marche superiore alla media nazionale;
che la condizione produttiva ed occupazionale riferita al territorio della provincia di Ascoli Piceno è di gran lunga peggiore, con un tasso di disoccupazione che nellentroterra sfiora il 20 per cento;
Valutato che la Regione Marche ha spalmato i finanziamenti europei relativi al fondo FERS, FSE e FAS in modo generalizzato, omettendo più opportunamente di indirizzarli verso le aree in declino industriale, come, per lappunto, la provincia di Ascoli Piceno
INTERROGA
la Giunta regionale per sapere quali iniziative intenda assumere per sanare e risolvere quanto prima la grave crisi occupazionale che sta colpendo duramente il territorio ascolano, nello specifico la cartiera Ahlstrom, attuando una programmazione di recupero e sviluppo diversificata, attraverso una migliore gestione dei fondi europei, a beneficio del piceno.