Arriva in consiglio regionale il piano per le attività produttive ma per il Piceno…niente

Guido Castelli (AN): “Pronto un emendamento: spero che Agostini lo voti e lo faccia votare dal suo partito

14/01/2008

Arriva in consiglio regionale il piano per le attività produttive ma per il Piceno…niente.  Guido Castelli (AN): “Pronto un emendamento: spero che Agostini lo voti e lo faccia votare dal suo partito”

Domani il consiglio regionale sarà chiamato ad approvare il piano per le attività artigiane e industriali 2007/2009. Una scadenza importante per tutto il tessuto economico e sociale delle Marche. Ma ancor più importante per il Piceno, irretito da una crisi apparentemente irreversibile e teatro di un vero e proprio processo di deindustrializzazione. Se, infatti, il Presidente della Giunta Regionale Spacca saluta con baldanza gli ultimi dati sulla crescita del PIL marchigiano, ben diverso è il discorso per quel che concerne il Piceno.
Del resto, è proprio partendo dal presupposto di una Regione “a due velocità” che la Giunta Regionale e quello provinciale hanno ipotizzato un piano di interventi per favorire specificamente il recupero dell’economia picena. Ancora una volta, tuttavia, la via dell’inferno sembrerebbe lastricata dalle (solita) buone intenzioni dei nostri amministratori di sinistra. Nella proposta di piano che la Giunta Regionale, infatti, ha presentato al Consiglio per il voto di domani (oggi per chi legge) di misure dedicate al Piceno non c’à neppure una pallida ombra.
Ma Spacca non aveva annunciato misure straordinarie? Dal palco del Ventidio, in occasione della Giornata delle Marche dello scorso 10 dicembre, il Governatore non aveva ventilato la doverosità di “una rinnovata attenzione verso il Piceno” ?
Di fronte a tanta chiusura, ho presentato un emendamento per correggere il piano regionale per le attività produttive nel senso auspicato dai tanti, tra lavoratori e imprenditori del Piceno, che attendono un segnale di incoraggiamento da parte delle istituzioni. Non intendo proporre misure assistenzialistiche per il Sud delle Marche ma, al contrario, una specifica priorità per gli investimenti delle imprese nell’ambito della nuova mappa sugli “aiuti di Stato a finalità regionale”. Spero che Luciano Agostini, sempre sollecito nel censurare le mancanze altrui, voglia collaborare per colmare una (gravissima) lacuna propria. Non solo con il suo voto ma di tutto quel partito democratico di cui è esponente di primo piano. A domani l’ardua sentenza.                          

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