Caro Agostini, col sensazionalismo non vai da nessuna parte. I dati parlano chiaro

La giunta regionale ha fatto del “sensazionalismo” la propria arma più consueta ....

10/12/2007

“Caro Agostini, col sensazionalismo non vai da nessuna parte. I dati parlano chiaro”

La giunta regionale ha fatto del “sensazionalismo” la propria arma più consueta. E Luciano Agostini, difensore d’ufficio della maggioranza sambenedettese, non ha fatto eccezione nel corso della conferenza stampa svolta insieme al Sindaco Gaspari sui temi della sanità.
Apprendo in questo modo che lunedì scorso, la Giunta avrebbe stanziato “170 milioni di euro” per la sanità marchigiana ed in particolare per i “progetti speciali” (sic) relativi alla neurochirurgia di SBT ed alla Emodinamica di AP. Ho preso l’elenco delle delibere di Giunta del 3 dicembre scorso e del provvedimento citato da Agostini non vi è traccia. Aspetto di leggerlo per capire se siamo di fronte all’ennesimo effetto annuncio (di cui tutti hanno le tasche piene). Ma soprattutto di quanti soldi si parli in concreto e di quanti ne sarebbero stati attribuiti in proporzione a quanto assegnato al nord della regione.
Per il momento le uniche cose certe sono due e cioè che, dati alla mano,:
1. il cittadino sambenedettese è quello che riceve, per la sanità, il minor trasferimento pro capite di tutta la Regione: 1.588 euro all’anno contro i 3.295 pro capite di Ancona, i 2.141 di Fabriano, i 2.277 di Pesaro;
2. il 3 dicembre 2007 è definitivamente tramontata la speranza di vedere nell’area vasta l’antidoto per ridare dignità sanitaria al SUD delle Marche.
Mi riferisco alla delibera 1465/07 con la quale la Giunta ha disciplinato, a seguito di un mio emendamento al piano sanitario, le cosiddette “aree vaste”. Entità che avrebbero dovuto mitigare in periferia gli eccessi centralistici dell’Azienda Sanitaria Unica Anconetana. Purtroppo la Giunta Regionale, con il Vice Presidente Agostini in testa, ha detto no a qualsiasi ipotesi di decentramento di scelte e decisioni. Sarà, infatti,  il Direttore Generale dell’ASUR competente da Ancona ad approvare il piano di area vasta, a nominare  i  responsabili dei dipartimenti sovrazonali di area vasta, a designare i responsabili dei centri servizi che dovranno occuparsi di acquisti e logistica in sede di area vasta.
In questo contesto i coordinatori di area vasta (Petrone compreso) si confermano quali veri e propri “ectoplasmi sanitari”, privi di qualsiasi potere reale e relegati a svolgere il ruolo di “ciambellani” della corte anconetana dell’ASUR. Date queste premesse, ancora con più forza Alleanza Nazionale rilancia la richiesta di costituire una AZIENDA OSPEDALIERA DEL PICENO che si strutturi su due plessi (“Madonna del Soccorso” e “Mazzoni”) e sia dotata di autonomia di spesa e di bilancio. Agostini non si nasconda: fuori da questa ipotesi per la sanità di San Benedetto e Ascoli non c’è futuro. E lui sarà responsabile di questo disastro annunciato.  Il resto sono chiacchiere.

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