Discussione in consiglio regionale sulla crisi occupazionale del Piceno

Castelli: “Le Marche sono una Regione a due velocità: ad Ancona se ne devono convincere”

13/11/2007

Discussione in consiglio regionale sulla crisi occupazionale del Piceno. Castelli: “Le Marche sono una Regione a due velocità: ad Ancona se ne devono convincere”.


Nella seduta odierna il consiglio regionale delle Marche ha trattato il problema dell’Ahlstrom e della crisi occupazionale nel Piceno.
Nel suo intervento il consigliere regionale di AN Guido Castelli, promotore della discussione, ha evidenziato come le Marche siano ormai, e a tutti gli effetti, una regione a due velocità. “Se il centro-Nord della Regione esprime un tasso di sviluppo di buon livello socio-economico, la situazione a Sud è diametralmente opposta”. “Il Piceno”- ha continuato Castelli “ presenta una disoccupazione doppia rispetto all’area Pesarese, con picchi che nell’entroterra montano arrivano a sfiorare il 20 %”. Per non dire della disoccupazione femminile che – come ha ammesso lo stesso Assessore al lavoro Ugo Ascoli – risulta allineata alle peggiori percentuali del meridione d’Italia. In un simile quadro la tradizione consuetudine della Regione di privilegiare il Nord delle Marche costituisce un vero e proprio ‘delitto sociale’. E’ necessario, a questo punto,  che la Regione adotti una strategia di programmazione economica che tenga in considerazione, stabilmente,  l’esigenza di riequilibrare il territorio marchigiano. Chiedo, dunque che sin dal proprio bilancio regionale le leggi di spesa prevedano un vincolo a beneficio del Piceno. Non è più tollerabile che, tra i mille rivoli delle concentrazioni di interessi anconetani, si perdano la maggior parte delle risorse regionali. Succede regolarmente nella sanità ma accade anche nelle politiche economiche dell’ente. Si tratta, evidentemente, di un vizio antico. Duro a morire. Ma ciò nonostante abbiamo l’obbligo morale e politico di arrestare questo trend di spesa ingiustificato e dannoso degli interessi della comunità”.
Nel corso della discussione sono stati esaminati i dati aggiornati dello schema di inserimenti in mobilità riguardanti la provincia di Ascoli Piceno. Nell’arco di tempo compreso tra il 1 gennaio 2007 ed il 30 ottobre 2007, nella provincia, sono state avviate alla mobilità ben 1.402 persone (di cui 357 con diritto all’indennità e 1.032 senza indennità). Di questi: 778 lavoratori sono residenti nella provincia di Ascoli e 624 in quella di Fermo.
“Anche i dati della mobilità” – ha commentato Castelli – “ confermano l’allarme sociale che avvolge il Sud delle Marche: servono misure immediate. A cominciare dalla politica fiscale della Regione che deve prevedere sgravi specifici in favore delle imprese picene.”

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